Delta Loop HF

La Luna questa sera mi dice che devo provare quest'antenna..

Letteratura e sperimentazione non mentono.. Ormai siamo attorniati da un sacco di disturbi, di vario genere e le antenne classiche "aperte" sono sempre troppo permissive.. Andiamo quindi a provare la Delta Loop. Avrà anche le sue complicazioni strutturali, ma nulla di impossibile pensandola come filare.. Meno disturbi, significa poter ascoltare segnali più bassi. Non sarà una Loop Magnetica, ma andiamo per gradi, no?!

La rete non manca certo di spunti, basta una rapida Googlata ed abbiamo l''imbarazzo della scelta dell'autocostruzione.

Ripercorrendo il formulario da manuale, il calcolo per il dimensionamento della Delta Loop segue la formula: L = 300 / Freq. x 0,97 dove quest''ultimo rappresenta il coefficiente RF del cavo in rame. Il risultato ottenuto rappresenta la lunghezza di uno dei lati del triangolo equilatero che va a formare l''antenna. Applicando la formula alle varie bande nulla di impossibile, almeno fino ad un certo punto...

banda	Freq.	Lung. Loop
160m	1.900	161,05
80m	3.750	81,40
40m	7.130	42,92
20m	14,200	20,49
11m	27,200	10,70
10m	28,885	10,07

Passiamo alle conformazioni e polarizzazioni. Come riporta lo schema a lato, il punto di alimentazione caratterizza l'angolo di radiazione, mentre l'angolo del triangolo sul punto di alimentazione determina l''impedenza. Dipende tutto dallo spazio e da come sono i supporti a cui intendiamo affidarci per sostenere il sistema radiante. Nel mio caso, come prova generale, opto per un'alimentazione dell''alto sfruttando come unito sostegno il palo dedicato alle filari attraverso una carrucola. I restanti due vertici del triangolo saranno tesi da cordino isolante picchettato a terra in giardino.

Ne dovrebbe uscire una Delta inclinata per gli 80 metri.

Non potendo tenere l'angolo al vertice in alto molto stretto, avrò la necessità di abbassare l''impedenza di metà o 1/4 attraverso un balum di prova. Poi penseremo alla scelta definitiva eventualmente.

Ricordiamo che il principale interesse, non è tanto quello di arrivare ad una soluzione fissa e stabile, quanto piuttosto una soluzione "da campo", magari facile da portare anche in montagna per montarla in qualche cima.