Una nuova spedizione scientifica scenderà sul Titanic

Ad 3787 metri di profondità, il più famoso dei relitti torna a far parlare di se. Una corte federale ha autorizzato una compagnia di salvataggio a portare avanti il piano di recupero del telegrafo del grande transatlantico impiegando un piccolo robot telecomandato. Dopo quasi 110 anni, vogliono recuperare la radio (o ciò che ne resta), senza la quale non sarebbe stato possibile inviare alcun segnale di soccorso.

A quel tempo le apparecchiature erano di legno (a Villa Grifoni di Sasso Marconi è esposta una riproduzione della radio installata sul Titanic) e si trova sott'acqua da più di 100 anni ad una profondità in cui la pressione "preme" con 380kg ogni centimetro quadrato. Difficile immaginarlo, non è vero? 

Indubbio il valore storico, educativo e culturale dell'intento (ma probabilmente cercano anche dell'altro). Tuttavia è anche in impresa un po' discutibile, se volessimo guardare rispettosamente al relitto come una tomba che custodisce oltre 1500 persone, vittime di un drammatico viaggio inaugurale.

Il contributo di IK2SOB nel Forum ARI Fidenza (segui il link) da cui abbiamo appreso la notizia, merita certamente una lettura per conoscerne i dettagli di questo nuovo capitolo sul Titanic. Con l'occasione vi rimando anche alla notizia trapelata ad inizio anno secondo la quale a luglio 2019 un sottomarino sceso nei pressi del relitto, ha urtato il Titanic (rif. Repubblica che cita il Telegraph). Immagino che questo piccolo incidente abbia fatto accelerare i tempi. 

 

Curiosità

La foto riportata a lato è molto famosa. Si tratta dell'ultima fotografia esistente del Titanic in navigazione. Un giovane gesuita, Francis Browne, salpato con il Titanic nel suo viaggio inaugurale. Dopo che il suo superiore lo ha richiamato, dovendo tornare indietro, scende al porto di Cobh, in Irlanda. Con la sua macchina fotografica, dopo aver fatto diverse immagini della vita di bordo, fa un ultimo scatto alla nave appena ripartita per l'attraversata.

Senza saperlo ha scattato l'ultima fotografia del grande transatlantico. Tre giorni dopo quello scatto, il Titanic si nabissò e morirono più di 1500 persone. Il reverendo si salvò ma non ne fece mai nulla di quelle foto che finirono dimenticate per oltre 70 anni, riscoperte molto più tardi da un suo collega. Tra le sue foto durante della vita di bordo, fu l'unico ad immortalare la Sala Radio, la foto si trova facilmente in rete cercando: Francis Browne.