Passiamo ora anche al mondo Broadcast e Utility. Anche qui si possono vedere impianti fuori dal comune. A dire il vero qui è più facile trovarne.. e qui penso soprattutto ai grandi radar dell'Est già conosciuti in rete (e proprio per questo su di loro ci torneremo in un secondo tempo), ma cerchiamo ora qualcosa di un po' particolare.

La trasformazione della radio diffusione sta cambiando sempre più rapidamente e, un po' alla volta, molti grandi impianti sono stati soppiantati da sistemi più moderni ed affidabili e, soprattutto, meno costosi da mantenere. Ecco quindi che cominciano sempre più a vedersi impianti abbandonati o in smantellamento. Cominciamo da quelli che mi sono sembrati più curiosi..

Ecco come muore un'antenna. Si tratta di una enorme logaritmica della stazione a onde corte di Hörby in Svezia. Ve le ricordate le antenne logaritmiche per ricevere la TV con un'antenna unica, beh, uguale, solo un ciccinin più grande .. HI

 

Woodpecker ("picchio") era il soprannome dato ad un segnale radio militare ad onde corte, proveniente dall'Unione Sovietica, che poteva essere ricevuto in tutto il mondo tra il 1976 e il 1989, anno in cui è cessata la sua trasmissione.

Soprannominato woodpecker a causa del suo caratteristico battito 10 Hz con il quale disturbava le emittenti radio, il segnale fu causa di diversi disturbi a canali radio in tutto il mondo. Il sospetto che il segnale fosse emesso da un qualche sistema radar a lungo raggio fu confermato solo dopo la fine della guerra fredda.

In tale occasione si apprese anche che il nome ufficiale del sistema era Duga, che in russo significa "arco". Con un'altezza di 150 metri, 90 di ampiezza e 900 di lunghezza, è probabilmente la più grande antenna mai costruita dall'uomo.

[Wikipedia]

 
 
Si tratta di una enorme logaritmica della stazione a onde corte di Hörby in Svezia
 

Un'enorme antenna Broadcast per i 70/80m su rotaia circolare.

Qui trovate anche il video

Le gigantesche antenne di Radio Vaticana, a Santa Maria di Galeria per le onde medie.
Quasi tutte ma non tutte appunto. Infatti alcune sono state spente secondo i piani di una vasta operazione di smantellamento che procede progressivamente in base alla road map della riforma numero uno del Vaticano, quella della comunicazione. Chiamata anche la riforma delle riforme di Papa Francesco.